«I
cavalli prodotti in questa sezione rappresentano un estratto dell’omonima
pubblicazione del 2002. Questi animali hanno come caratteristica comune
la “ripresa”, una rappresentazione solinga, a significare
quasi dei ritratti in linea con gli stilemi iconografici della numismatica
celebrativa sulla scorta del filone dell’arte ritrattistica classica.
È perciò anzitutto “umanizzazione” del cavallo;
essi paiono assorti, rattristati, eccitati, briosi, giocosi e guizzanti
mai paghi delle proprie libertà e alla ricerca spasmodica di un’enorme
prateria. Ad essi andrebbero unite le distese di Castelluccio di Norcia
–il Pian Grande- vera piana dei cavalli bradi, nel Parco dei Monti
Sibillini, alcune immagini della Camargue, le distese praterie dell’Irlanda
segnate dai venti impetuosi, i pascoli del Verband o altre regioni che
segnano i natali di questi fieri e generosi animali.
I cavalli sono perciò l’emblema
della ricerca della libertà nei loro movimenti: scossi, mai montati,
galoppanti, saltanti o in box depauperati della loro primaria esigenza
e trasognanti quell’esercizio vitale della libertà da tutti
sperata e ricercata».
ALESSIO VARISCO, Magister artium
Marina di Alberese, 28 dicembre 2003
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