Teodolinda Varisco
L50

"Cultura e Mostre"

PERSONALE Della concittadina Varisco fino al 30 a Milano

«L5O», percorso dello spirito: in ogni volto il volto di Cristo

«I sassi del mare, le reti. Elementi semplici ma pregnanti per l’esperienza spirituale, dalla vocazione al cammino verso l’incontro con il Padre. E il percorso tutto segnato da volti. cioè da quelle presenze importanti che passano nella vita di tutti: amici, cari, che condividono con noi le tappe di questo viaggio terreno. Grandi consensi per «L50» alla Cripta del Bramantino. Nel cuore di Milano, in corso di Porta Romana al civico 5, si chiuderà il prossimo 30 novembre la felice esperienza espositiva della nostra concittadina Teodolinda Varisco. Un autentico excursus della sua vita fissato su tele e tavole profondamente solcate da cromatismi a volte accesi, a volte più cupi, ma sicuramente vissuti prima nel cuore e poi nell’atto di stesura sul supporto bidimensionale.
L’esperienza di Linda comincia presto: già da bambina ama esprimersi attraverso il colore e la linea (del resto è figlia d’arte). Vive le esperienze futuriste del padre e di alcuni amici e approfitta di ciò per mettere a punto il proprio linguaggio.
Molti sono gli spunti dall’esterno, dal Futurismo, appunto, a Kandinskij o a Rouault, e altrettanto complessi sono quelli che agiscono più direttamente all’interno: da don Lorenzo Milani a don Luigi Serenthà, entrambi personalità di spicco nel panorama teologico cristiano.
La rassegna milanese non può certo considerarsi, date le premesse lunghe ma doverose, che un personale percorso spirituale rivolto comunque a tutti. Il volto di Cristo, riportato in più fasi dell’itinerario, non è solo la classica icona da contemplare, ma più precisamente è un più vicino interlocutore dell’anima: ogni volto è il Cristo che si manifesta in cuci momento preciso della vita. Per questo l’esperienza spirituale di L50 non resta legata all’autrice, ma si apre come un fraterno abbraccio a ogni spettatore».

Sabrina Arosio

"Il Cittadino"

27 novembre 1997